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ITALIA CAMPIONE DEL MONDO DI MMA 2011 !!

Campionato Mondiale di Grappling e di MMA della FILA: 5 ori, 2 argenti e 5 bronzi per l’Italia.

Si è svolto a Belgrado in Serbia dal 29 settembre al 1 ottobre il Campionato Mondiale 2011 di Grappling e di MMA della FILA con 21 paesi partecipanti da tutti i 5 continenti.
Nel Grappling l’Italia ha conquistato 3 ori con Anacoreta, Tommasetti e Raffi e 3 bronzi con Verginelli e Klammsteiner.
Nelle MMA l’Italia ha conquistato 2 ori con Colazingari e Brugnolini, 2 argenti con Pennese e Klammsteiner e 2 bronzi con Saracino e Galli.
Grazie a questi risultati l’Italia nella classifica per Nazioni si è piazzata al primo posto nelle MMA, al sesto posto nel Grappling No-Gi e al quarto posto nel Grappling Gi.
A breve sul sito www.figmma.it saranno pubblicati i risultati completi, e i video della gara.

Galleria fotografica- Slideshow con musica

Risultati NOGI

Risultati GI

Risultati Amateur MMA

 

GRAPPLING
Le competizioni di Grappling Gi e No-Gi sono state entrambe dominate dalla Polonia ma grande è stato il successo per la squadra Italiana. In particolare sono state due le rivelazioni italiane del Campionato, Luca Anacoreta e Ivan Tomasetti, entrambi medaglie d'oro. Veterani del panorama internazionale, Lamberto Raffi, Michele Verginelli e Julia Klammsteiner, riuscivano nell'impresa di medaglia d'oro il primo e medaglie di bronzo gli ultimi due. Un particolare riconoscimento va dato a Julia che avrebbe probabilmente meritato di più ma che è stata penalizzata in ben due match da alcuni errori arbitrali ma anche questo è lo sport e gli arbitri sono esseri umani.
Buona la performance anche degli altri atleti, inseriti in categorie veramente dure, come la 65 kg di Marcel Leteri Sasso, dove la selezione è stata micidiale. Quinto posto onorabilissimo per Marcel, che si è guadagnato la stima di tutti i presenti per il suo energico warrior spirit.
Quinto posto anche per i bravi Paolo Strazzullo, Ciro Ruotolo e Elkjer Shkreta che hanno difeso con le unghie l'onore dei nostri colori nelle rispettive categorie.

MMA

Nei Campionati Mondiali di Mixed Martial Arts che si sono svolti il 1 Ottobre a Belgrado, la Nazionale Italiana, magistralmente guidata dal Direttore Tecnico Fabio Ciolli, "deus ex machina" della società romana Hung Mun, si è brillantemente comportata conquistando due medaglie d'oro, due d'argento e una di bronzo. Grazie alla superba prestazione dei nostri azzurri, nella classifica a squadre l’Italia si è piazzata al primo posto superando le quotatissime Russia e Serbia che, "giocando in casa", godeva anch'essa dei favori del pronostico. Da sottolineare la notevolissima, benchè attesa, performance del Canada a segno con due medaglie d'oro e quella dell'Ukraina.

Per l’Italia, sul gradino più alto del podio sono saliti Luca Brugnolini (Hung Mun Roma), già Campione Europeo in Ucraina a giugno, nella categoria 65 Kg e Andrè Colazingari di Frosinone nella categoria 60 kg; secondo posto per Giuliano Pennese (Hung Mun Roma) nella categoria 70 Kg, terzo posto per Antonio Saracino (Athlon Savona) nella categoria 90 Kg e terzo posto per Gian Marco Galli (Hung Mun Roma) nella categoria 75 Kg.

Rispetto ai già soddisfacenti Campionati Europei in Ucraina, laddove aveva conquistato un oro, un argento e due bronzi, la Nazionale di MMA ha ottenuto a Belgrado risultati migliori che fanno ben sperare per il futuro: da terza in Europa, l'Italia è oggi prima nel Mondo e ciò dimostra la crescita di un gruppo molto affiatato e molto ben organizzato che potrà ancora darci molte soddisfazioni.
Ma cerchiamo allora di conoscere meglio questi nostri bravissimi atleti, analizzandone il comportamento e le prestazioni - magari condendo il tutto con qualche curiosità! - e cercando soprattutto di rappresentare quella che è stata l'evoluzione di questo appassionante e spettacolare torneo che ha visto partecipare ben 21 paesi di cinque diversi continenti.
Luca Brugnolini che lo scorso 11 Giugno in Ucraina aveva veramente "brillato di luce propria", vincendo a "mani basse" tutti e quattro gli incontri disputati del lungo ed accesissimo torneo, sabato scorso a Belgrado ha dovuto invece superare non poche difficoltà per conquistare anche qui il trionfo e la medaglia d'oro nella categoria 65 Kg. Con una grandissima prova di intelligenza, di saggezza e di carattere, "lo stupefacente Dun Dun" - questo, sin da piccolissimo, il suo soprannome portafortuna -, è infatti comunque riuscito ancora una volta a vincere "così come speravo" - ha dichiarato -, portando l'Italia sul tetto del mondo....! La formula del torneo ad eliminazione diretta prevedeva un tabellone che partiva dai quarti di finale: al primo turno il ventiduenne atleta romano, laureato in Economia, causa un clamoroso malfunzionamento del punteggio elettronico che ha costretto i giudici a far ripetere l'incontro, ha dovuto sconfiggere per ben due volte il rappresentante del Kazakistan Sabituly; la prima volta - inutilmente - ai punti e la seconda volta "finalizzandolo" per strangolamento ("triangolo"). In semifinale la fortuna è tornata però a sorridere al Campione Europeo, oggi neo-Campione del Mondo: Luca infatti, forse un po' stanco per i due incontri di seguito già disputati - quando l'altro semifinalista era solo al primo incontro avendo vinto nei quarti per "forfait" - a circa un minuto dalla fine del match stava perdendo ai punti abbastanza nettamente con il potentissimo russo Shogenof, che però, oltre ad essere tecnicamente valido e “forte sia di lotta che di colpi”, era anche evidentemente piuttosto scorretto; di conseguenza, dopo esser stato richiamato più volte dai giudici per comportamenti non regolamentari e colpi proibiti, è stato inesorabilmente squalificato. Nella finalissima, l'atleta azzurro della Hung Mun, sponsorizzato dalla Calypso Immobiliare S.r.l. sin dagli albori della sua luminosa carriera, ha dovuto vedersela con il giovanissimo ed arrembante serbo Kosanovic, "una vera furia" - ha dichiarato lo stesso Brugnolini - che però è stata ben presto domata dal nostro campione che ha fatto valere tutta la sua notevole esperienza e tutta la sua capacità strategica vincendo per finalizzazione ("rear naked choke") e fregiandosi così dell'ambìto titolo Mondiale.
Andrè Colazingari , non piazzatosi ai recenti Europei, laddove si era anzi gravemente infortunato ad un ginocchio, si è senz’altro preso una bella rivincita in questi Campionati, prevalendo a Belgrado in chiave mondiale su quegli stessi avversari che lo avevano battuto in Ucraina. Nel torneo della categoria 60 Kg, il ventisettenne di Frosinone ha dapprima vinto nettamente per KO tecnico con il russo Kalabay, dopodichè ha dovuto subire la velocità dell’ucraino Dosalchuk, detentore del titolo europeo, che lo ha sopraffatto finalizzandolo a terra con una leva al braccio (“armbar"); nel terzo incontro ha infine avuto la meglio sul greco Stolis “sottomettendolo” con lo stesso tipo di finalizzazione ("armbar") con cui aveva perso poco prima. Colazingari, Kalabay e Dosalchuk hanno concluso il torneo con due vittorie ed una sconfitta ciascuno ma Andrè l'ha spuntata per aver conseguito il miglior punteggio complessivo. L'atleta italiano, istruttore di Judo con alle spalle notevole esperienza nel Sanda e nel Kali filippino, raggiunto da noi telefonicamente si è dichiarato "veramente soddisfatto" per la medaglia d'oro ottenuta e per essersi "completamente ripreso dal recente infortunio".
Giuliano Pennese ha conquistato la sua medaglia d'argento con pieno merito, avendo letteralmente sbaragliato gli avversari sia nei quarti che in semifinale; si è arreso solo nella finalissima dopo averla peraltro inizialmente ben condotta. Bronzo agli Europei nella categoria 80 Kg, il simpaticissimo e carismatico atleta romano ha sconfitto al primo turno l'iraniano Abbaszadeh vincendo facilmente per finalizzazione ("armbar") dopo averlo portato a terra e stordito con numerosi colpi ("ground and pound"); in semifnale, "l'Uomo Sgonfiabile" - così potremmo definirlo considerando la sua incredibile capacità di passare in meno di quattro mesi, con estrema disinvoltura, da una categoria 80 Kg (europeo) a quella odierna di 70 Kg (mondiale) - ha dovuto vedersela con il serbo Milicevic, idolo degli appassionati di Belgrado che lo incitavano a gran voce facendo rimbombare il palazzetto dello sport che ospitava i Mondiali; Giuliano, sorridendo sotto la folta barba nera, non ha battuto ciglio vincendo ben presto per finalizzazione (“ghigliottina”). In finale il trentacinquenne rappresentante della Hung Mun, che ha dichiarato ai nostri microfoni: "Alla prossima saremo ancora più forti e carenati", ha incontrato il preparatissimo canadese Bagshaw perdendo per finalizzazione (leva al ginocchio "kneebar") dopo solo due minuti nonostante avesse mandato subito quasi KO l'avversario "incrociandolo potentemente con un destro".
Antonio Saracino si è confermato medaglia di bronzo anche nel Mondiale di Belgrado avendo ottenuto lo stesso piazzamento nell’Europeo. Nel torneo della categoria 90 Kg, dopo aver perso al primo turno per finalizzazione (leva al ginocchio "kneebar") con il serbo Velikovic, poi vincitore della categoria, il non più giovane atleta della Athlon Savona ha affrontato il kazako Makshantev prevalendo nettamente, tanto da costringere l’avversario ad utilizzare un velenoso colpo proibito (“soccer Kick”) che è costato al rappresentante del Kazakistan l’immediata squalifica ed al nostro Antonio preoccupanti minuti di ipovisione. In conseguenza di questo infortunio l'atleta azzurro è stato costretto a rinunciare all’incontro con il russo Bashaev, perdendo per forfait. Dopo essersi fortunatamente ripreso, il coraggioso Saracino è sceso nuovamente in campo per l’ultimo incontro con il francese Caboche il quale però dopo pochi secondi ha deciso di ritirarsi. Da noi telefonicamente intervistato, l’atleta di Savona con un ricco passato nella lotta libera, nella lotta greco-romana e nel Sanda di cui è stato anche Campione del Mondo, ha dichiarato: “E’ per me una grande soddisfazione esser riuscito ad ottenere ancora questi risultati all’ormai “veneranda” età di 45 anni….!”
Gian Marco Galli non è purtroppo riuscito a ripetere l'ottima prestazione del giugno scorso in Ucraina, laddove, concretizzando "quella sua aria sognante", aveva meritatamente conquistato, nella stessa categoria, la medaglia d'argento. L'atleta più giovane - con i suoi 21 anni - della compagine azzurra ha affrontato il kazako Nalivaikoha - che si classificherà poi secondo - perdendo "ai punti". Quindi, poichè la formula del torneo ad eliminazione diretta prevedeva il ripescaggio per coloro che avevano perso dagli atleti giunti in finale, "Sonno" - così viene affettuosamente soprannominato dai compagni di squadra Gian Marco - ha lottato per il terzo e quinto posto con il russo Muradyan anche questa volta arrendendosi solo "ai punti", alla fine cioè dei cinque minuti di naturale durata di ogni match "con uno dei tosti ed irriducibili atleti dell'Est". Per la squalifica per doping del canadese campione di categoria, Galli poi verrà premiato con la medaglia di bronzo.
Si spengono le luci sui Mondiali di Belgrado ma non certo sulle MMA. Tra qualche settimana, il 31 ottobre a Roma, è infatti in programma un altro importante evento: si tratta della Coppa Italia di MMA – Trofeo Warrior – a cui potranno partecipare anche atleti stranieri con regolare permesso di soggiorno – laddove per la prima volta in un torneo teoricamente non professionistico sarà distribuita una borsa di 1.000 Euro ai vincitori di ogni categoria di "serie A". La manifestazione, che si svolgerà al Palazzetto dello Sport, è stata organizzata di concerto con la "M2Pictures" distributore per l'Italia del film "Warrior", un successo annunciato, ambientato nel "pianeta americano dei combattenti nella gabbia", ormai prossimo ad essere proiettato sul grande schermo anche in Italia.  Altra ghiotta occasione dunque per far conoscere quest'affascinante disciplina sportiva al grande pubblico; la pubblicità sul film, da cui verremmo bersagliati nei prossimi giorni, farà infatti inevitabilmente accendere i riflettori su tutto ciò che riguarda il mondo maschio, duro e talora anche un po' mistico delle Mixed Martial Arts.
Mario Brugnolini
 

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