INTERVISTE AL CAMPIONE MONDIALE DI MMA ALESSIO DI CHIRICO E AL DTN MMA FABIO CIOLLI
Pubblichiamo le interviste al Campione Mondiale di MMA Alessio Di Chirico e al DTN MMA Fabio Ciolli pubblicate su “MMA Main Event”, giornale americano mensile online sulle MMA.
Le interviste sono state fatte da Elena, italiana nata e cresciuta a Vicenza e moglie di Roddy, wrestler, coach, fighter, nonché cutman professionista dell’IMMAF. Se volete leggere i suoi articoli oltre agli altri interessanti articoli presenti sul giornale “MMA Main Event”, potete scaricare l’application ed abbonarvi gratuitamente al magazine. L’application funziona sia negli Apple devices che negli Android e questi sono i link:
Download MMA Main Event on your iDevice here: http://goo.gl/32Druq
Download MMA Main Event on your Android here: http://goo.gl/uVrB8l
Roddy Instagram e Twitter @MMACAGEDOC
Elena Instagram e Twitter @THECUTMANSWIFE
ALESSIO DI CHIRICO
Cosa provi ad essere qui a Las Vegas a questo evento con fighters da tutto il mondo?
E’ un emozione grandissima partecipare ad un evento di questa portata, il primo di una lunga serie, è un piacere immenso avere a che fare con uno staff cosi ben preparato.
Sei soddisfatto del tuo risultato?
Si molto, ma mi sento di dire che non è solo mio, penso che sia un risultato che appartiene anche a tutta la gente che mi ha seguito e aiutato nella preparazione partendo dal mio allenatore Fabio Ciolli, ai miei sparring: Davide Russo, Francesco Rutili, Eli, Carlo Pedersoli, Gianluigi Ventoruzzo, Umberto Lucci, Freddi. Ai miei compagni della nazionale che mi hanno supportato ogni giorno in cui combattevo, allo sponsor warriorfightshop e al coowner della palestra Riccardo Carfagna che ha investito e reso possibile questo progetto Hung Mun 2.0
Cosa porterai a casa dopo aver fatto questa esperienza?
Un po’ di serenità, erano due anni che cercavo questo titolo e per fortuna alla fine è arrivato...
Cosa ti ha fatto capire?
Che devo allenare di più la difesa dagli armlock! in quanto in finale stavo per essere finalizzato.
Quando e come ti è stato chiesto se volevi partecipare alle selezioni per poter venire a Las Vegas?
Ne sentivo parlare da un pò, ma la conferma vera e propria l'ho avuta la settimana prima, quando mi è saltato l'incontro allo storm 8.
Come si sono svolte le selezioni in Italia?
L'Itmmaf ha organizzato un torneo ad eliminazione diretta per ogni categoria di peso tra tutti i titolari delle Federazioni italiane di MMA in un palazzetto a Modena, in cui ogni titolare FIGMMA tranne uno ha vinto...
Quando hai iniziato ad allenarti e quale è il tuo background? (BJJ, lotta, judo, etc...)
Ho iniziato ad allenarmi circa sei anni fa, senza nessun background marziale se non 2 anni di football americano, con i campioni d'italia grizzlies Roma, grazie ai quali ho imparato il piacere della collisione...
La tua famiglia ti appoggia in questa tua scelta ed in questo "sport" che pratichi?
Sarebbe quasi impossibile fare uno sport del genere senza una famiglia dietro, anche se cerco di tenerli fuori il più possibile visto che è uno sport pericoloso e non vorrei mai farli preoccupare.
Cosa farai quando tornerai in Italia? Tornerai ad allenarti per cercare di tornare e fare meglio la prossima volta?
Si ho diverse cose da rivedere, anche se non penso di partecipare alla prossima edizione in quanto vorrei fare il passaggio definitivo a professionista.
Cosa ne pensi del taglio di peso?
Penso che sia una pratica che i lottatori usano da molto tempo e che ultimamente stia andando molto di moda...
Quale è il tuo goal nell'ambito delle MMA?
Eh, bella domanda mi sforzo soltanto di arrivare il più lontano possibile, cerco di non fare previsioni, odio le aspettative.
Chi è il tuo fighter preferito, chi prendi come modello?
Il mio idolo è Chris Weidman, l'attuale campione UFC nella categoria 185 lb, un vero professionista che non ha nulla a che vedere con tutti quei fighter mitomani schiavi del loro personaggio.
E poi visto che tu sei tornato vincitore puoi scrivere le tue impressioni ed emozioni di quando hai vinto quel sabato 5 luglio durante l’UFC fan expo?
E’ stata una gioia infinita, non tanto sentire il braccio sollevato dall'arbitro quanto vedere le lacrime del mio allenatore e dei miei compagni di squadra.
FABIO CIOLLI
Cosa provi ad essere qui a Las Vegas a questo evento con fighters da tutto il mondo?
I Mondiali IMMAF sono stati un'esperienza eccezionale per me ed i miei atleti. L'organizzazione impeccabile di Tuff N Uff li ha catapultati in una realtà altamente professionale. Valore aggiunto la presenza di Erika Mattsson (IMMAF) che ha curato l'organizzazione in ogni suo aspetto, Roddy Rieger, cutman d'eccezione, che si è preso cura dei miei atleti e Roman March che era sempre il primo ad accoglierci e l'ultimo ad andare via, di qualsiasi cosa avessimo bisogno lui c'era sempre a darci una mano. Quando unisci professionalità e gentilezza hai un mix veramente vincente!
Sei soddisfatto del tuo risultato? Cosa porterai a casa dopo aver fatto questa esperienza? Cosa ti ha fatto capire?
Sì abbiamo vinto con la Nazionale Italiana un Oro con Di Chirico nella Ligh Heavy Weight, per noi in Italia è stato un vero e proprio anno zero, uno start up importante perchè per la prima volta adottavamo per i dilettanti il regolamento Amateur IMMAF. Paesi importanti come USA e UK erano avanti a noi così come il blocco Scandinavo ma piano piano costruiremo un vivaio anche in Italia partendo da questo regolamento. La situazione in Italia è un po' diversa rispetto a questi paesi ed il dilettantismo è quasi assente, con la mia Federazione cominceremo ad organizzare serate prendendo spunto anche da quanto appreso a Las Vegas per creare delle solide fondamenta in vista dei prossimi appuntamenti internazionali.
Quando e come ti è stato chiesto se volevi partecipare alle selezioni per poter venire a Las Vegas?
Sono il Tecnico della Nazionale da quando esiste la Federazione Italiana, prima con la FILA abbiamo raggiunto dei buoni risultati culminati con la vittoria a squadre del Mondiale a Belgrado. Sono anche l'Head Coach dell'Hung Mun e molti titolari della Nazionale vengono dal mio team avendo vinto i Trials.
Come si sono svolte le selezioni in Italia?
L'IMMAF Italia è nata da relativamente poco tempo ed è nata come un “Ombrello” di Federazioni, una vera e propria Confederazione che riuniva tutte le maggiori realtà italiane. Ogni Realtà appartenente alla confederazione ha presentato la propria nazionale, io naturalmente ero a capo della Nazionale FIGMMA che si è nello scontro diretto guadagnata praticamente tutti i posti disponibili. In pratica qualche mese prima di partire per Las Vegas Emiliano Lanci ha organizzato una bella serata in cui si sono scontrati tutti i titolari delle varie nazionali.
Quando hai iniziato ad allenarti e quale è il tuo background? (BJJ, lotta, judo, etc...)
Parecchio tempo fa, per l'Italia sono un veterano, mi sono allenato nel BJJ ed ero un membro della squadra di Wrestling dei Vigili del Fuoco, continuo a combattere da professionista nonostante i miei impegni con il mio Team e con la Nazionale...so che un giorno smetterò di combattere ma fortunatamente ancora non so quando sarà ehehehe
La tua famiglia ti appoggia in questa tua scelta ed in questo "sport" che pratichi?
Sì mi sono sempre stati vicini anche se spesso non capivano le bizzarre logiche dietro questo sport.
Cosa farai quando tornerai in Italia? Tornerai ad allenarti per cercare di fare meglio la prossima volta?
Certo, la strada per noi è ancora lunga, organizzerò i prossimi Trials e lavorerò con i miei atleti forti della eccellente esperienza che abbiamo fatto, so dove dobbiamo migliorare e quali sono i nostri punti forti!
Cosa ne pensi del taglio di peso?
Sono un Pro, so quanto è difficile e anche pericoloso il cut weight. Peso 185lbs e combatto nella Lightweight. Sono d'accordo con la scelta dell'IMMAF di eliminare la possibilità del taglio facendo pesare i ragazzi più volte ed il giorno della competizione. Un dilettante dovrebbe combattere nel proprio peso naturale. Penso sia stata la scelta più intelligente e che tuteli gli atleti il più possibile.
Quale è il tuo goal nell'ambito delle MMA?
Ho due diversi obiettivi legati al mio duplice ruolo, voglio ovviamente vincere come atleta (De Coubertin non mi è molto simpatico...) e voglio riuscire ad insegnare ai miei ragazzi, come coach quanto sia importante la RESILIENZA, la capacità di superare gli ostacoli non importa quanto essi siano duri in un ottagono come nella vita.
Chi è il tuo fighter preferito, chi prendi come modello?
Ce ne sono molti, specie fra i Top: Velasquez, GSP, Weidman che tutti noi conosciamo ma non dimentico mai che i veri combattenti sono quelli che nonostante tutto non fanno mai un passo indietro anche nella vita di tutti i giorni nonostante le mille difficoltà che la vita ci riserva, sì mi ispiro più a mio Padre che a Jon Jones.
Come è stata l'esperienza di Las Vegas vissuta da coach?
Fantastica! Livello altissimo sia degli atleti che dell'organizzazione. Un clima di sportività eccezionale. Il motto del mio Team è “Non Gladiatori ma Cavalieri!” penso che possa essere esteso a tutti i partecipanti al Mondiale.
Come ti sei trovato con un team di persone che non alleni quotidianamente, visto che i fighters sono stati selezionati a livello nazionale?
Ho la fortuna di avere da sempre una buona parte della Nazionale costituita da atleti dell'Hung Mun, il mio Team qui a Roma, questo mi aiuta a creare un gruppo unito e solido di cui sono molto fiero. Gli innesti “esterni” hanno risposto benissimo creando un clima da squadra vera, in cui tutti sostenevano gli altri e li incoraggiavano. Come dico spesso le MMA sono uno sport con degli individualismi molto spiccati dove se non hai una squadra che ti sostiene non puoi arrivare a nessun risultato! La nostra vittoria è frutto anche del sostegno di tutto il team e di tutti quelli che dall'Italia ci seguivano quotidianamente! Grazie per l'intervista Elena, spero di rivederti in Italia presto! |