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Risultati Campionato Europeo di Grappling UWW - Bucarest 5-6 Aprile 2019
Risultati

 

SILVIA GALLINI CAMPIONESSA EUROPEA DI GRAPPLING!
PER L’ITALIA 1 ORO CON GALLINI E 3 BRONZI CON BARTOLAZZI, TANA E TONELLI, AI CAMPIONATI EUROPEI DI GRAPPLING 2019 IN ROMANIA.

Si sono svolti a Bucarest (Romania), il 5 e il 6 aprile, i Campionati Europei 2019 di Grappling della United World Wrestling in concomitanza con i Campionati Europei di Lotta Olimpica.


L’evento, perfettamente organizzato dalla Federazione rumena e dalla UWW, ha avuto 16 paesi e un numero record di atleti partecipanti prova evidente della grande crescita dello sport del Grappling.
La Delegazione Italiana, composta da 21 persone, completamente spesate dalla Federazione, e guidata dal Vicepresidente Federale Vito Paolillo e dai DTN Bernardo Serrini e Ivan Tomasetti, ha conquistato 4
medaglie.


Nel Grappling No-Gi l'Italia ha conquistato: 1 oro con Silvia Gallini e 2 bronzi con Niccolò Bartolazzi e Rita Tana.
Nel Grappling Gi l'Italia ha conquistato: 1 bronzo con Anastasia Tonelli.

Nella classifica per nazioni ha prevalso la Russia in entrambi gli stili di Grappling. Al secondo posto Ukraina e al terzo posto Francia nel Grappling No- Gi e Ukraina e Polonia Nel Grappling Gi.


Tutti gli incontri del torneo si possono visionare su: https://unitedworldwrestling.org/event/european-championships-32
Un ringraziamento particolare va agli Sponsor Federali Adidas, Vandal Extreme che hanno fornito ai nostri atleti il materiale necessario per la trasferta.

Risultati

Articolo sul sito UWW

Resoconto del DTN Bernardo Serrini:

Un bel campionato europeo ottimamente organizzato dalla federazione rumena.

Palazzetto molto bello, ottimo transfer ed hotel, in una città storicamente caotica come Bucarest.

1 oro e 3 bronzi per la nostra nazionale che stavolta purtroppo non fa podio a squadre.

Queste le prove dei nostri ragazzi:

Anastasia Tonelli: prova un po’ sottotono nel no gi per un piccolo trauma cranico incorsole in allenamento.

Si rifà il giorno dopo col gi con una prova convincente che le vale il bronzo di categoria.

Silvia Gallini: prova maiuscola nel no gi per l’atleta allenata da Stefano Bortolazzi.

Tre lotte dove mette in fila atlete quotate che portano la nostra giovane atleta azzurra sul gradino più alto del podio.

Complimenti a lei e al suo allenatore, che può contare oltre a Barbara Cariani anche su un’altra giovane realtà proveniente dal suo vivaio.

Irene Mungai: non al meglio causa un vecchio infortunio, Irene non crede fino in fondo nelle sue doti tecnico-atletiche (secondo me molto buone) e fa una prova poco convincente, a cui non ci aveva abituato.

Sono sicuro che si rifarà al mondiale.

Rita Tana: come lei ama ripetere, “gallina vecchia fa buon brodo” e mai come in questo caso la massima è vera.

Regala minimo dieci anni e 10 kg alle avversarie, in una categoria non sua, ma come spesso le accade, in campo internazionale da il meglio di se.

Due finalizzazioni ed una sconfitta alla monetina le regalano il bronzo nel no gi.

Una sicurezza.

Giada Chioso: troppo poco allenamento al suolo è la sua pecca. L’impostazione da judoka pura non paga nelle gare di Grappling e Giada deve trovare il modo di migliorare, di molto, il suo Grappling.

Lotte tutte perdute purtroppo, sia nel gi che nel no gi.

Davide Baggieri: arriva alla finale per il bronzo nel gi, facendo una buona prova e facendo vedere un bel Grappling, tecnico e veloce.

La categoria purtroppo è proibitiva entrambi i giorni, con Baranov e De Oliveira a fare da padrone.

Alessio Vittori: due lotte solamente, 1 nel no gi e 1 nel gi, con lo stesso avversario, entrambe perse per toe hold. Da lui è lecito aspettarsi molto di più. Da rivedere.

Matteo Patrone: l’atleta genovese fa due lotte contro lo stesso avversario. Mette in pratica il suo ottimo gioco di guardia ed arriva vicino alla finalizzazione in toe hold in diverse occasioni. Niente tap purtroppo per l’avversario con caviglie iper flessibili.

Valerio Perazza: non male la sua prova anche se non raggiunge il podio. Fa vedere un buon Grappling e dei buoni scramble in piedi. Fisicamente i suoi avversari hanno però una marcia in più.

Tiziano De Benedetti: combatte bene, con confidenza, sia in piedi che a terra, facendo vedere una buona prestazione. Sicuramente merita fiducia.

Maicol Benetti: arriva a disputare la finale per il bronzo nel gi, con due lotte vinte molto bene, una su punti di larga misura ed una per strangolamento arco e freccia.

Si arrende al russo primo classificato e allo spagnolo Kaddur nella finalina.

Buon esordio per lui con la maglia della nazionale.

Gregorio Gentili: reduce da diversi giorni di febbre, vince un match nel no gi e perde il secondo. Non va a podio in nessuno dei due giorni, ma la sua prova a mio modo di vedere è positiva, considerato che anche lui è all’esordio in campo internazionale.

Riccardo Berti: perde entrambe le sue lotte, in una categoria dove regala kg e cm. Sarebbe più competitivo a 77 e vista la giovane età magari sarà proprio quello il suo futuro in categoria.

Meneghetti Adriano Livio: si batte bene, si infortuna, non fa podio, ma mostra comunque un buon Grappling.

Anche lui era all’esordio con la maglia della nazionale.

Ivan Tomasetti: perde alla monetina la sua unica lotta terminata 2-2. Il suo ginocchio non è al meglio e non può dire la sua come ci ha abituato.

Enrico Cortese: fa solo il no gi e lotta molto bene. Perde un punto nel finale che gli vale la sconfitta, ma ha lungamente condotto l’incontro. Solido e determinato più di quello che il risultato lascia immaginare.

Niccolò Bartolazzi: a mio modo di vedere una prova ottima. Una guardia di pregio ed una fisicità che lo fa lottare alla pari con tutti. Vince due lotte e ne perde di misura altre due, portando a casa l’unico bronzo maschile della spedizione in Romania, in una categoria storicamente difficile per gli italiani, dove militano mostri come Bilarov.

Bravo!

 

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